Ti consigliamo di leggere con attenzione i risultati del test genetico e di discuterne con il tuo medico di fiducia o con altro professionista della salute esperto del settore per ottenere gli opportuni chiarimenti. Questi, in base alle loro specifiche competenze, potranno predisporre un piano individualizzato con interventi adatti alle tue particolari esigenze.

Ed infatti, se il patrimonio genetico non si può cambiare, è possibile invece cambiare in ogni momento il proprio stile di vita. Per di più, la letteratura scientifica recente ha evidenziato come dieta sana e corretto stile di vita possono condizionare l’espressione genica silenziando geni “cattivi” ed attivando geni “buoni”.

In ogni caso devi essere consapevole che il patrimonio genetico è solamente uno dei numerosi fattori di rischio che nel loro insieme consentono la valutazione ed il controllo del nostro stato di salute; pertanto, anche un esito del test genetico favorevole dovrà essere analizzato dal professionista sanitario anche con riferimento agli altri fattori di rischio concomitanti, correlati all’alimentazione, all’ambiente, allo stile di vita e sempre in relazione al tuo quadro clinico complessivo.

Analizza alcuni geni le cui varianti sono responsabili della risposta individuale di ognuno di noi all’assunzione di determinate sostanze alimentari.

Fornisce informazioni relative alla tolleranza a diversi alimenti, alla assimilazione e/o metabolizzazione dei lipidi e dei carboidrati, al fabbisogno di alcune vitamine, di sostanze antiossidanti e antinfiammatorie, ecc.

In funzione delle tue caratteristiche genetiche individuali evidenzia quali sono i punti deboli del tuo metabolismo capaci di aumentare il rischio di alcune condizioni patologiche rispetto alla media della popolazione generale (es. arteriosclerosi, insulino-resistenza, diabete di tipo 2, osteoporosi).

Il test offre anche note relative alla predisposizione allo stress ed alla disregolazione del ritmo sonno-veglia.

Infine, emergono consigli e raccomandazioni personalizzate relativi agli alimenti da prediligere e da evitare ed allo stile di vita da adottare.

Con il contributo del test Holifya x Naturalisse, il medico/nutrizionista, in relazione al tuo quadro clinico complessivo, può pianificare un regime alimentare e di prevenzione fatto su misura ed intraprendere interventi personalizzati adatti alle tue esigenze specifiche.

Numerose ricerche sul genoma umano hanno messo in relazione l’abilità atletica di un individuo con il proprio corredo genetico.

Il test analizza alcuni polimorfismi al fine di scoprire la propria predisposizione genetica agli sport di potenza o di resistenza. Viene indagata, inoltre, la predisposizione ad una maggiore o minore risposta ventilatoria cardiovascolare e metabolica indotta dall’esercizio (VO2max) e quindi la massima potenza aerobica di un soggetto.

Al fine di ottimizzare gli allenamenti e limitare gli infortuni, vengono considerati polimorfismi genetici correlati alla capacità di recupero tra le sedute allenanti e polimorfismi associati alla predisposizione alla lassità dei legamenti, alla debolezza delle cartilagini articolari e a osteoartrosi.

Il test offre anche informazioni relative alla suscettibilità alla riduzione della densità minerale ossea, al rischio di osteoporosi e di fratture.

Infine, emergono raccomandazioni personalizzate relative agli alimenti da prediligere e da evitare ed allo stile di vita da adottare.

Con il contributo del test Sport i professionisti esperti del settore, in relazione al tuo quadro complessivo e limitatamente alle loro competenze e abilitazioni professionali, possono pianificare un regime alimentare, un programma di allenamento fatti su misura ed intraprendere interventi personalizzati adatti alle tue esigenze specifiche.

Analizza alcuni geni le cui varianti sono responsabili della predisposizione genetica all’invecchiamento cutaneo precoce.

Fornisce informazioni relative alla qualità delle fibre collagene che costituiscono l’intelaiatura di sostegno dei nostri tessuti.  

Infatti alcune varianti genetiche possono aumentare il rischio, rispetto alla media della popolazione generale, che i fibroblasti producano fibre collagene di cattiva qualità, cioè alterate nella struttura.  Pertanto, in presenza di questi polimorfismi sfavorevoli, la cute risulta meno resistente alle cause intrinseche dell’invecchiamento e più sensibile agli insulti ambientali (raggi solari, fumo, farmaci, alimentazione scorretta, ecc.)  con tendenza ad un invecchiamento precoce. 

Viene analizzata anche la suscettibilità individuale alla infiammazione, allo stress ossidativo e alla glicazione, processi cardine dell’invecchiamento cellulare.

Infine, emergono suggerimenti e raccomandazioni personalizzate relativi agli alimenti da prediligere e da evitare ed allo stile di vita da adottare. 

Con il contributo del test Skin Aging, il medico/nutrizionista, in relazione al tuo quadro clinico complessivo, può pianificare un regime alimentare e di prevenzione fatto su misura e consigliare interventi personalizzati  cosmetici e/o di medicina estetica adatti alle tue esigenze specifiche.